Un’azione naturale che svolgiamo, senza pensarci, circa 2000 volte nell’arco della giornata.
Il gesto della deglutizione è qualcosa di veramente affascinante e ingegnoso che madre natura ci ha donato.
Ora dimmi sinceramente: quante volte ci si è presentato una persona con mal di schiena e gli abbiamo fatto fare ore e ore di stretching senza però valutare la deglutizione?
Credi non sia cosi importante? Pensa soltanto che ci sono 28 gruppi muscolari che vengono coinvolti durante questo atto. Tutti che si contraggono e o si rilassano in meno di 10 secondi!
Per questo motivo una deglutizione scorretta influisce sull’intero sistema del corpo umano influendo in maniera negativa sulla postura e scatenando in molti casi il mal di schiena.
Mal di schiena e deglutizione: cosa succede quando introduciamo il cibo in bocca?
Abbiamo 4 fasi
Fase preparatoria orale
Un alimento o un liquido viene introdotto nella bocca che poi viene chiusa e, attraverso la masticazione e la salivazione degli alimenti, avviene la preparazione del cibo per passare poi alla seconda fae.
Fase propulsiva
Il cibo viene spinto dalla lingua verso il fondo della cavità orale
Fase faringea
Appena il cibo entra nella regione posteriore della bocca si stimolano delle aree proprie della deglutizione che circondano l’apertura della faringe stessa e l’impulso da qui passa al tronco encefalico per iniziare una serie di contrazioni muscolari faringee automatiche.
Fase esofagea
In quest’ultima fase, il bolo entra nell’esofago e progredisce verso lo stomaco grazie ai movimenti involontari della muscolatura esofagea
Mal di schiena e deglutizione: il fenomeno della disfagia
Come detto, la deglutizione è un gesto automatico che molto spesso compiamo senza accorgercene.
Ciò nonostante alcune persone se ne accorgono e come!
Esistono casi in cui la persona ha difficoltà a deglutire sia cibi solidi che liquidi: in questo caso parliamo di una disfunzione dell’apparato digerente chiamata disfagia.
Le cause possono essere di tipo ostruttuve (come stenosi, tumori o diverticoli per esempio) oppure di tipo motorio (per esempio patologie come SLA o patologie esofagee).
Mal di schiena e deglutizione: la deglutizione atipica
La deglutizione corretta nasce quando la lingua va a puntare nella zona definita spot.
A volte accade che ci sia uno squilibrio muscolare oro-faciale che influisce su masticazione, respirazione, fonazione e, infine, postura. Questo squilibrio è definito come deglutizione atipica.
Ma da cosa è causata?
In molti casi è da ricercare nella mal occlusione, nella presenza di un frenulo corto o più in generale in una postura scorretta della lingua causata da vizi orali.
Mal di schiena e deglutizione: la sindrome glosso posturale
Come detto prima compiamo circa 2000 deglutizioni al giorno portando a una costante pressione verso l’alto del palato, ed un conseguente restringimento delle cavità nasali.
La lingua svolge un’importante “funzione ponte” fra le catene miofasciali anteriore e posteriore; è logico pensare che, quando la pulsione anteriore dei muscoli linguali prevale sulla spinta verso il palato, si crea uno squilibrio a favore della catena statica anteriore. E
Tutto questo porta a una cosidetta iperprogrammazione della “catena linguale” (o antero-mediale) causando delle deviazioni posturali tipiche come:
- Scapola anteriore ( generalmente associato ad una II° classe dentaria)
- Curve fisiologiche accentuate (iperlordosi, ipercifosi)
- Protrusione addominale
- Antiversione del bacino
- Valgismo delle ginocchia e dei piedi con possibile piede piatto
Mal di schiena e deglutizione: cosa possiamo fare noi Personal Trainer?
- Insegnare al soggetto una corretta deglutizione.
- Mettere in “catena” i muscoli della deglutizione ponendo la porzione cervicale della testa in ipolordosi e chiedendo alla persona di deglutire con la lingua in mezzo ai denti.
- Lavorare sulla postura globale del soggetto ri-programmandone le catene.
- Come viene spesso detto per il piede, la bocca è un punto di afferenze immportanti per la postura. Per questo motivo è considerata la fogna del nostro corpo (ma non per le cose che molto spesso ci mangiamo quando abbiamo fame).
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