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Fare il personal trainer è un lavoro che, nella stragrande maggioranza dei casi, dà grandi soddisfazioni; tuttavia quando andiamo ad allenare il target delle donne dobbiamo fare molta attenzione.

Infatti in circa l’80% dei casi posso trovarsi in uno stato di Lipodistrofia Ginoide o, comunemente chiamata, cellulite.

Ed ecco che allora si consigliano ore e ore interminabili di cardio, drenanti ed esercizi con il solo scopo di farle sudare senza però cavare fuori un ragno dal buco.

Per questo motivo bisogna sapere cosa evitare e quali strategie utilizzare nel caso di una donna con cellulite Ma prima di tutto capire…

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Che cosa è la cellulite?

Nota come lipodistrofia ginoide o Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica è una condizione mista dove abbiamo un pregresso terreno di adiposità localizzata insorta per cause varie in cui si impianto un processo pannicolopatico.

Ma come si forma?

Le cause possono essere di varia natura:

  • congenite
  • non congenite
  • multifattoriali

Altri fattori che giocano un ruolo importante sono gli ormoni nella donna e la disposizione dei setti che incasellano le cellule adipose.

Se analizziamo la cute infatti, vediamo che nella donna gli adipociti sono incasellati in compartimenti delimitati da setti disposti verticalmente.

Che cosa significa questo?

Quando aumentano di numero o volume queste prendono prepotentemente spazio modificando la struttura dei setti e deformando la superficie cutanea e dando il famoso effetto a “materasso”.

Ora capisci bene da te che la situazione è più complessa di quello che sembrava e Il solo calo ponderale nel breve termine e con diete estreme o la correzione dermocosmetica non mutano la condizione cellulitica e anzi spesso ne aggravano il quadro!!

Ma non esiste una unica cellulite, bensi’ possiamo distinguere 4 stadi di cellulite che vanno dalla forma più leggera a quella più grave (se non addirittura medica!)

Stadio 1 – edematosa

Si tratta della fase iniziale, la più comune, in cui prevale il ristagno dei liquidi. È la classica ‘buccia d’arancia’ quando pizzichiamo la pelle o irrigidiamo il muscolo.

Stadio 2 – fibrosa pastosa

In questa seconda fase si formano alcuni piccoli noduli mentre il tessuto connettivo di sostegno perde elasticità. Ai classici segni della ‘buccia d’arancia’ si aggiungono avvallamenti più o meno evidenti.

Stadio 3 – fibrosclerotica

In questa terza fase i noduli diventano più grandi e dolenti al tatto. Al tatto è dura, dolente e fredda.

Stadio 4 – sovvertimento strutturale

Comparsa di macronoduli che danno la cosidetta forma a materasso.

Quali errori commettono i 90% dei personal trainer quando allenano donne con cellulite?

  1. puntare sulle alte ripetizioni è importante evitarlo poichè porta a creare uno stress sistemico con accumulo di lattato e questo significa aumentare l’infiammazione nella zona
  2. ore e ore di attività cardio è importante sapere che lo scopo non è tanto quello di far sudare il nostro cliente ma di attivare una cascata ormonale efficace
  3. concentrarsi solo sugli arti inferiori è importante evitarlo perchè porta ad un ristagno di liquidi nella zona e questo significa anche l’aumento di ritenzione idrica

Quindi quali sono le indicazioni operative che ti permetteranno di migliorare la condizione cellulitica della tua cliente?

  1. lavori neuromuscolari, spostare grandi carichi migliorando il partizionamento dei liquidi
  2. lavori di release miofasciale per migliorare l’elasticità del connettivo e lo scorrimento tra le fasce muscolari
  3. puntare su esercizi multiarticolari come squat bulgaro, step up, stacchi da terra
  4. uso delle tecniche ipertrofiche con utilizzo del buffer cercando di non superare mai le 4-5 ripetizioni.

E ricorda la differenza non lo fanno gli esercizi ma il metodo.

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