La cervicobrachialgia (non farti spaventare dal nome altisonante) è una causa più comune di quella che pensi.
Ti faccio questa domanda:
Quante volte ti è capitato di avere sotto le tue mani un cliente che avverte dolore a livello cervicale che, a volte, si irradia sulla spalla?
E quante volte hai fatto fare ore e ore di tutti gli esercizi di stretching possibili senza risolvere nulla?
Immagina che disastro sarebbe se il tuo cliente decidesse di non allenarsi più con te perchè non riesci a risolvere questo problema andando cosi a ricascare non solo sul tuo nome, ma anche sul tuo portafoglio.
E tutto questo perchè?
Perchè hai preferito cercare “esercizi per dolore cervicale” su youtube e affidarti ai fantomatici guru copiando e incollando gli esercizi, senza applicare i veri principi che ti permettono di essere un vero professionista del settore.
Perciò arrivato a questo punto cosa perferisci fare?
Capire cosa e come intervenire in questi casi, oppure scrivere su internet “esercizi per cervicobrachialgia” ed essere uno dei tanti della massa senza arte ne parte?
Cervicobrachialgia: sintomi
Come sempre prima di tutto dobbiamo capire di che diavolo stiamo parlando.
Quando parliamo di cervicobrachialgia intendiamo un dolore che prende la zona cervicale, della spalla e del braccio e, a volte, arriva dino alle dita della mano.
Inoltre, cercare la causa del problema è come cercare un ago in un pagliaio (a meno che la persona che avete si affida a te non ha subito un trauma in quella zona).
Ma le persone che soffrono di questo problema, cosa ci riferiscono?
- Rigidità nella zona cervicale, come una sensazione di pesantezza
- Dolore diffuso riferendo mal di testa o dolore infrascapolare
- Limitazione dei movimenti della testa, sopratutto in rotazione
- Parestesie, debolezza dell’arto interessato che spesso si presenta al mattino
Cervicobrachialgia: rimedi
Prima di dirti come puoi intervenire devi metterti bene in testa una cosa caro collega, e non smetterò mai di ripeterlo:
Ad ognuno il suo compito
Cosa significa?
Che non devi sostituirti al medico, il fisioterapista, l’osteopata di turno. Per questo motivo la persona che arriva di voi è preferibile (sopratutto se ci soffre in maniera importante e invalidante) che si consulti prima con un medico.
Detto questo la domanda che ti starai facendo ora sicuramente è “ma che cosa posso fare?”
Qui ti riporto alcune indicazioni operative, come una TO DO LIST:
- lavorare sui muscoli periscapolari (romboidi, trapezio medio e inferiore per intenderci)
- stretching della componente anteriore toracica (grande e piccolo pettorale per esempio)
- controlla il diaframma: un cattivo lavoro di questo muscolo porta, per un trazione fasciale a mettere in tensione tutta la muscolatura cervicale
- controlla la masticazione: una cattiva masticazione porta ad una tensione che può arrivare fino alla parte bassa del collo.
- detensionare i nervi interessati: quelli del plesso brachiale che dal collo arrivano fino alla punta della mano
Diventa un professionista della riabilitazione funzionale post clinica (Recovery)
Se desideri diventare un professionista nella prevenzione e desideri aiutare i tuoi clienti a ridurre il rischio di infortuni, allora scopri il nostro corso di Personal Trainer Recovery 3° Livello.