Allarme per gli agnelli pasquali: il mercato italiano sotto minaccia delle importazioni estere

In occasione delle festività di Pasqua, il mercato degli agnelli in Italia vive un periodo di particolare fermento e preoccupazione. Circa la metà degli agnelli messi in vendita proviene attualmente dall’estero, una circostanza che solleva significativi interrogativi tra gli allevatori italiani. Questa importazione massiccia non solo rappresenta una sfida economica, ma anche etica, in quanto molti di questi agnelli non rispondono agli standard italiani di benessere animale e tracciabilità.

le denunce del consorzio dell’abbacchio romano igp

Il Consorzio dell’Abbacchio Romano Igp, particolarmente attivo nel promuovere il prodotto locale, ha recentemente avviato una campagna di sensibilizzazione a Roma per affrontare queste problematiche. A una settimana dalla Pasqua, questo consorzio ha acceso i riflettori sulla concorrenza sleale del mercato low cost e sull’importazione priva di garanzie di qualità. Queste dinamiche stanno mettendo sotto pressione il settore dell’allevamento nazionale, spingendo le aziende a confrontarsi con prezzi di mercato significativamente inferiori rispetto ai capi prodotti localmente e certificati.

Nel dettaglio, la produzione di agnelli certificati in Italia arriva a 185mila unità all’anno, di cui solo 35mila sono riconosciute come Abbacchio Romano Igp, su un totale di oltre 75mila capi allevati. Rispetto al periodo pre-pandemia, questa cifra rappresenta un considerevole calo, riflettendo una crescente difficoltà per il settore che segnala un trend allarmante. Il consorzio sottolinea che i produttori e i distributori italiani sono costretti a vendere a prezzi ridotti sino al 40% al di sotto del costo dei prodotti locali ufficiali.

impatto economico e competitività del mercato

Natalino Talanas, che ha assunto la carica di presidente del Consorzio dell’Abbacchio Romano Igp, ha espresso profonda preoccupazione per l’impatto delle importazioni estere, reso ancora più grave da una notevole competitività sui prezzi. Le aziende italiane si trovano in una posizione svantaggiosa, costrette a ridurre i margini di profitto al fine di mantenere competitività e garantire la sopravvivenza. Inoltre, la diffusa disinformazione tra i consumatori complica ulteriormente la situazione, in quanto fatica a far emergere la differenza tra i prodotti di qualità e quelli offerti a basso costo.

Talanas sostiene fortemente la necessità di un’educazione mirata dei consumatori affinché possano riconoscere e apprezzare appieno la qualità e le garanzie dei prodotti locali. L’enfasi è posta sulla tracciabilità dei prodotti, criterio fondamentale per garantire autenticità e qualità. Promuovere la consapevolezza e l’educazione nel consumo contribuisce a supportare e valorizzare le eccellenze regionali, che non rappresentano solo una scelta alimentare, ma anche un’opportunità per sostenere il tessuto economico e culturale locale.

strategie per un consumo consapevole e sostenibile

Il Consorzio dell’Abbacchio Romano Igp, attivo dal 2010, ha sempre puntato sull’importanza dell’informazione, invitando i consumatori a compiere scelte consapevoli e sostenibili. Talanas sottolinea come il rafforzamento della consapevolezza sia una chiave indispensabile per il cambiamento, capace di riscattare il prodotto locale dall’ombra del mercato estero massificato. L’Abbacchio Romano, più di un semplice alimento, è un patrimonio culturale che coniuga tradizione e identità territoriale, aspetto imprescindibile per molte regioni italiane.

In questo contesto, il periodo pasquale diventa un momento privilegiato per riflettere su come e dove acquistiamo i nostri prodotti alimentari. Non si tratta solo di ricercare la qualità gastronomica, ma di scegliere consapevolmente per sostenere la filiera locale e preservarne il ricco patrimonio di tradizioni storiche. Una maggiore sensibilizzazione del pubblico potrà contribuire a garantire la sostenibilità e il successo futuro degli allevatori italiani, consolidando una tradizione che rappresenta una parte fondamentale della nostra cultura alimentare.

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