restrizioni notturne a pescara: proteste degli esercenti contro l’ordinanza comunale
Pescara è al centro di un acceso dibattito politico e sociale riguardante le nuove misure restrittive imposte agli esercizi commerciali nel vivace quartiere di Piazza Muzii. L’ordinanza, entrata in vigore poche settimane fa, limita la vendita di bevande da asporto e il servizio ai tavoli dopo la mezzanotte nei fine settimana, suscitando un’ondata di proteste tra gli esercenti della zona. Tale provvedimento ha generato dure critiche sia da parte degli operatori economici che di alcune forze politiche.
critica delle misure restrittive
L’ordinanza, promossa con l’intento di limitare i disturbi alla quiete pubblica, ha sollevato un vespaio di polemiche. Paolo Sola, presidente della Commissione Controllo e Garanzia e membro del Movimento 5 Stelle, ha duramente criticato il provvedimento, descrivendolo come “repressivo” e “miope”. Secondo Sola, l’ordinanza è stata adottata senza il necessario coinvolgimento delle associazioni di categoria, e i rilievi fonometrici su cui si basa avrebbero utilizzato dati raccolti in periodi di alta affluenza, come le festività natalizie, non rappresentando quindi la realtà quotidiana del quartiere.
Sola ha sottolineato come la mancanza di dialogo con i diretti interessati abbia portato a decisioni che rischiano di dare un colpo fatale alle attività locali. L’esclusione delle associazioni di categoria dai processi decisionali viene vista come una manifestazione di opacità e autoritarismo da parte dell’amministrazione, che sembra ignorare le effettive esigenze del territorio. Le critiche di Sola non si fermano qui: egli mette in discussione la scelta di colpire solo i fine settimana, questionando la coerenza di un provvedimento che dovrebbe tutelare il riposo dei residenti.
la posizione dell’assessore al commercio
Zaira Zamparelli, assessore al commercio di Pescara, è stata chiamata a rispondere alle crescenti critiche e a fornire chiarimenti durante un’audizione in commissione. Tuttavia, le risposte dell’assessore non hanno soddisfatto le aspettative dei commercianti. L’unica misura proposta da Zamparelli è stata quella di anticipare gli orari di apertura degli esercizi, idea giudicata irrealistica dagli esercenti, in quanto comporterebbe un incremento dei costi di gestione già difficilmente sostenibili.
Il problema, secondo l’ARTA, risiede anche nelle soglie di riferimento fonometriche applicate, che sembrano non rispecchiare adeguatamente la realtà del quartiere. Questa discrepanza solleva ulteriori dubbi sulla validità dei criteri utilizzati per le misurazioni ambientali e la loro applicabilità. Sola ha sottolineato l’ambiguità dell’assessore, la cui posizione appare contraddittoria: se da un lato sostiene i commercianti e le loro ragioni, dall’altro si trova ad appoggiare un piano di risanamento acustico dagli effetti discutibili.
divisioni politiche e conseguenze per i commercianti
L’ordinanza ha causato una spaccatura all’interno della maggioranza che governa Pescara. Nonostante il ruolo centrale dei Fratelli d’Italia nella coalizione, il coordinatore provinciale e il Movimento Giovani del partito hanno espresso forte opposizione alle nuove restrizioni. Questa divergenza interna evidenzia una mancanza di coesione nell’amministrazione comunale, lasciando molti interrogativi aperti sulle reali intenzioni politiche relative alla gestione del centro cittadino.
Nel frattempo, gli esercenti di Piazza Muzii si trovano a dover navigare in un clima di crescente incertezza economica. Le restrizioni notturne rischiano di soffocare il cuore pulsante della vita notturna pescarese, compromettendo la sostenibilità di molte attività. Con la scadenza del piano di risanamento acustico all’orizzonte, prevista a maggio, il dibattito sulla sua efficacia e sui passi successivi appare ancora più urgente. L’appello di Sola per un dialogo partecipativo tra amministrazione e commercianti rimane inascoltato, lasciando aperto il rischio che le misure adottate portino alla chiusura di diversi locali storici.
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