cambiamento climatico e politiche economiche: il ruolo della giustizia intergenerazionale
Con la crescente preoccupazione per il cambiamento climatico, il mondo sta rivalutando le strategie economiche da adottare per garantire un futuro sostenibile. La Dottrina sociale della Chiesa emerge come un punto di riferimento significativo in questo dibattito, sottolineando l’importanza della giustizia intergenerazionale. Tra i concetti chiave discussi vi è il tasso sociale di sconto, che permette di valutare l’impatto delle decisioni economiche odierne sulle generazioni future. Andrea Boitani, rinomato docente di Economia Politica, ha offerto approfondimenti su come le nostre scelte attuali possano plasmare il domani.
la giustizia tra le generazioni: un principio fondamentale
Il magistero della Chiesa enfatizza il principio di giustizia tra le generazioni, sottolineando come un criterio etico debba guidare le decisioni politiche sulle questioni climatiche. La giustizia intergenerazionale invita a riflettere sulle conseguenze delle decisioni prese oggi per garantire un mondo vivibile domani. Nell’enciclica “Laudato si’”, si parla di una crisi ecologica con radici profondamente umane, richiedendo atti di responsabilità collettiva e consapevole da parte delle persone che attualmente vivono sul pianeta.
Le politiche ambientali devono mirare a bilanciare i benefici immediati con quelli che si manifesteranno nel lungo termine, evitando di lasciarsi sedurre dal guadagno a breve termine a scapito della sostenibilità futura. La questione climatica si configurano non solo come un problema economico, ma anche profondamente etico. Occorre quindi domandarsi quale eredità desideriamo lasciare alle generazioni successive. In un’era in cui il cambiamento climatico rappresenta una minaccia tangibile, un approccio basato sul bene comune emerge come una necessità insostituibile. Le strategie messe in atto devono mirare a preservare risorse e biodiversità, garantendo così un futuro vivibile per chi verrà dopo di noi.
il tasso sociale di sconto: capire le generazioni future
Un elemento cruciale nel dibattito economico sulle politiche ambientali è il tasso sociale di sconto. Questo concetto si distingue dal tasso di sconto individuale poiché considera in larga scala il benessere della comunità nel lungo periodo invece del singolo individuo. Gli economisti lo applicano per valutare costi e benefici delle decisioni legate all’ambiente. Quando il tasso di sconto è elevato, tende a sminuire i danni futuri del cambiamento climatico e i benefici delle azioni di mitigazione attuate oggi.
Il paradosso qui è che i costi per arginare i cambiamenti climatici devono essere sostenuti nel breve termine, mentre i vantaggi si possono godere anche dopo molti decenni, se non secoli. Un tasso di sconto alto sminuisce l’importanza economica di tali guadagni futuri, accrescendo il divario tra gli interessi delle generazioni presenti e quelli delle future. Questa discrepanza alimenta un conflitto significativo che rischia di minare la responsabilità condivisa verso il pianeta. Le politiche che rispecchiano tassi di sconto elevati dimenticano che “la terra è eredità anche per coloro che verranno”, un messaggio cardine della dottrina sociale che invita ad una più grande consapevolezza ambientale.
preferenza per il presente e visione a lungo termine
Uno degli aspetti più discussi in relazione al tasso sociale di sconto è il “tasso di preferenza temporale”. Questo si riferisce all’intrinseca tendenza degli individui a preferire benefici immediati piuttosto che aspettarne di futuri. La preferenza temporale complica ulteriormente la questione quando si considera il benessere delle generazioni a venire. La concentrazione sul presente spesso si traduce in una svalutazione del benessere di chi abiterà il pianeta dopo di noi.
Questo fenomeno deriva anche dalla percezione delle problematiche climatiche come sfide distanti, che riguardano un “loro” piuttosto che un “noi”. Questa mentalità crea barriere nella costruzione di politiche inclusive che tengano conto della necessità di preservare il bene comune. Il dialogo su queste problematiche è essenziale per elaborare strategie che veramente rispondano alle sfide climatiche. L’evoluzione delle nostre decisioni verso un modello di giustizia sostenibile, che riconosca il valore del futuro tanto quanto del presente, è un imperativo a cui non possiamo sottrarci. La riflessione e la loro inclusione nelle politiche sarà determinante per costruire un futuro in armonia con l’ambiente.
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