Le Marche al centro della scena vitivinicola internazionale grazie alla varietà dei suoi vini
Le Marche, regione con una tradizione vitivinicola secolare, stanno intensificando i loro sforzi per promuovere tanto il vino quanto l’intera filiera enologica, puntando sulla qualità e l’innovazione. In occasione del Vinitaly di Verona, la più grande fiera del settore vinicolo in Italia, la Regione Marche ha presentato una selezione dei suoi migliori vini, attirando l’attenzione su ciò che rappresenta non solo un patrimonio culturale ma anche un importante volano economico.
l’impegno marchigiano nel settore vitivinicolo
Nel quadro del Vinitaly di Verona, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha riaffermato l’importanza della filiera vitivinicola per l’economia regionale e la valorizzazione del territorio. Negli ultimi anni, misure significative sono state messe in atto per sostenere i produttori locali, puntando su innovazione e penetrazione nei mercati internazionali. Acquaroli ha avuto modo di confrontarsi con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per discutere sullo sviluppo del settore e ha visitato gli stand regionali, incontrando attori chiave del panorama vitivinicolo marchigiano.
Secondo il presidente Acquaroli, la partecipazione a eventi di rilievo come il Vinitaly è cruciale per esporre al grande pubblico la varietà e la qualità dei vini della regione. Le Marche, con un patrimonio enologico che beneficia di una seducente biodiversità, sono rinomate per i loro vini di alta qualità. Ogni etichetta racconta una storia di tradizione e innovazione, con denominazioni che sono state affermate come simboli di eccellenza.
i vini che rappresentano le marche
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è senza dubbio il fiore all’occhiello della produzione enologica marchigiana. Vino di grande versatilità e longevità, il Verdicchio è diventato un vero e proprio ambasciatore delle Marche nel mondo grazie al suo profilo aromatico unico. Simile per importanza è il Verdicchio di Matelica, che si distingue per le peculiarità del microclima dell’entroterra appenninico, offrendo un profilo gustativo inconfondibile.
Oltre a questi vini bianchi di rilievo, le Marche vantano una produzione ricca e diversificata che include numerosi vini rossi, come il Rosso Conero e il Rosso Piceno. Non da meno sono il Bianchello del Metauro, apprezzato per la sua storicità nella provincia di Pesaro Urbino, e vini bianchi freschi e minerali, come il Pecorino, sempre più celebrato sui mercati. La Ribona, un vitigno autoctono maceratese, sta conoscendo una valorizzazione crescente, mentre la Vernaccia di Serrapetrona rappresenta un’emblematica produzione spumantistica che impreziosisce l’offerta vinicola regionale.
la viticoltura al centro dell’economia regionale
Il settore vitivinicolo marchigiano non è solo una questione di qualità e tradizione; rappresenta anche una risorsa economica inestimabile per la regione. Acquaroli ha evidenziato come la viticoltura possa contribuire significativamente a contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree rurali e fungere da attrattore per il turismo. La Regione Marche è impegnata nella promozione delle sue eccellenze vinicole, attraverso investimenti mirati in formazione e miglioramento qualitativo.
Le iniziative messe in campo, tra cui la partecipazione a manifestazioni prestigiose come il Vinitaly, sono testimonianza di una strategia chiara: fare delle Marche un punto di riferimento nel panorama enologico nazionale e internazionale. Acquaroli ha espresso fiducia nel fatto che, grazie all’offerta enologica ricca e diversificata e all’impegno profuso, la regione potrà ritagliarsi un ruolo sempre più centrale e riconoscibile nel commercio del vino.
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